Virginio Bonifazi 1918-1997
In arte Virgì
Pittore, scultore, incisore, giornalista, critico d’arte, poeta.
Socio – Censore per le Arti nell’Accademia dei Catenari di Macerata e socio dell’Accademia delle Scienze di Roma, Ordinario di Disegno e Storia dell’Arte nei Licei Scientifici. Preside degli Istituti Prof.li femminili.
Cavaliere Ufficiale della Repubblica, socio del Lions Club di Macerata.
1918 – Nasce a Macerata
- Frequenta l’Istituto d’Arte di Macerata. Maestri: pittore Ciarlantini – scultore Giannone.
- Frequenta l’Accademia di Brera a Milano – Maestri: pittori Raimondi e Carpi – scultori: Marchini e Messina.
1938 – Entra nel Gruppo Futurista maceratese “Boccioni” composto da Pannaggi, Tano, Monachesi, Chesimò, Alberto e Umberto Peschi, Tulli, Benedetti.
1945 – Fonda lo Studio d’Arte “Scipione” insieme a Monachesi e Parisella.
1945 – Socio fondatore della “Brigata Amici dell’Arte” di Macerata.
1950 – Componente del Gruppo artistico “Sei per sei “.
1960 – Componente del Gruppo artistico “Scipione”.
1974 – Riceve il Premio “Marcaurelio”.
Dal 1938 è presente in numerose rassegne e personali di pittura, scultura ed umorismo, caricature, provinciali, regionali e nazionali. Come caricaturista e disegnatore umorista vince due Premi intemazionali a Tolentino ed Ancona.
Ha tenuto conferenze d’arte, fatto parte di Commissioni giudicatrici per Concorsi artistici.
Ha collaborato con disegni e scritti critici a pubblicazioni culturali. Hanno scritto di lui critici affermati e appassionati d’arte.
Sue opere si trovano presso le Pinacoteche di Macerata, Recanati, Potenza Picena, Bolognola, Ripe San Ginesio, Caldarola, presso la raccolta Thè Wolfsonian Foundation di Genova nonché in varie collezioni private in Italia e all’estero.
Tra i grandi autori della caricatura un posto di primo piano spetta a Virginio Bonifazi (Macerata 1918-1997), sensibile e sapiente artista noto con lo pseudonimo di “Virgì” che lui stesso si era scelto sul finire degli anni Trenta, quando firmava le opere futuriste e le prime caricature, già allora considerate “di grande qualità”.
Personalità eclettica e fantasiosa, Virgì per oltre un sessantennio è stato l’animatore della vita artistica e culturale della città e della regione. Fu pittore, scultore, incisore, giornalista, critico d’arte e poeta, e soprattutto raffinato caricaturista e brillante disegnatore umorista.
Con la sua prodigiosa matita (o penna) Virgì era abilissimo a ritrarre i personaggi, a deformare i profili, a cogliere tic, difetti e movenze, caricando ogni connotazione grafica di un fluido magnetico, lievemente ironico, che suscitava ilarità e simpatia. Tutte le sue caricature denotano genuina freschezza e trasparente umanità ed hanno il potere di suscitare buonumore e sana allegria.
E quel sorriso infinito che è alla base stessa di ogni connotazione grafica, sia essa dedicata a semplici amici e conoscenti, sia a “vip” del costume, della politica e della cultura. Come per incanto, viene ad animarsi uno scenario scintillante di sorridenti caricature, dall’attore Silvio Spaccesi al fotografo Briscoletta, dallo scrittore Dante Cecchi al farmacista Luigi Cappelletti, e via via lo scultore Valeriano Trubbiani, i futuristi Bruno Tano, Umberto Peschi, Wladimiro Tulli, ed altri volti maceratesi. Nutrita infine la presenza di personaggi nazionali e internazionali: Clark Gable, Gabriella Ferri, Amanda Lear, Maurizio Costanzo, Pippo Baudo,Piero Badaloni, Marta Marzotto, Mara Venier, Gianfranco Funari, Rita Levi di Montalcini, Oriana Fallaci, Mazzola e Rivera. Un spazio di rilievo occupano poi i politici: Giulio Andreotti, Francesco Cossiga, Jacques Chirac, Henri Kissinger, Gorbaciov, Andreas Khol, Gianfranco Dini, Pietro Ingrao.
In sintesi, tante “invenzioni” iconografiche che conservano il carattere effervescente della caricatura più vera e autentica che Virgì ha impaginato con disinvolta abilità e un pizzico d’ironia…….. soprattutto con quel suo dilagante e contagioso sorriso che ancor oggi accompagna la nostra vita……uno spaccato di verità e di memoria, un teatro di figure e volti, colti con leggiadra simpatia da un autore semplice e geniale che aveva “l’umanità nel cuore, il sorriso nella matita”, come scrive nella presentazione in catalogo Alvaro Valentini. Una virtù questa che appartiene ai grandi maestri dell’umorismo nell’arte. Come era il nostro Virgì.