Non “intelligenza”, ma “macchine calibrate con (tanti) dati”

Non “intelligenza”, ma “macchine calibrate con (tanti) dati”

 

Tutti parlano di Intelligenza Artificiale ma che cos’è veramente? Perché Norberto Patrignani, docente di Computer Ethics alla Scuola di Dottorato del Politecnico di Torino, ospite della nostra scuola lo scorso 4 ottobre, quando ha incontrato gli studenti delle quinte, ha intitolato il suo intervento “Non chiamiamola intelligenza”? In effetti il professore ha spiegato che quelle che noi abbiamo di fronte sono macchine calibrate con (tanti) dati”, che rispondono alle nostre domande basandosi su un calcolo statistico, con una percentuale di errore, tra l’altro, del 3-5%, “pescando” da tutto quello che è stato scritto dal 1989 e che è presente in rete

 

Queste tecnologie, però, presentano dei rischi, non ultimo quello ambientale, dato che il loro utilizzo implica un grandissimo consumo di materie ed energia. Se, come ha detto Patrignani, “non tutto ciò che è tecnicamente possibile è socialmente desiderabile, ambientalmente sostenibile, eticamente accettabile”, cosa possiamo fare?

 

Per il professore occorre “recuperare il ruolo delle istituzioni, fare delle norme: l’Unione Europea, ad esempio, ha varato per prima una legge sull’Intelligenza Artificiale”; poi, tutti, dovremmo rivolgerci a delle “tecnologie conviviali”, ovvero “aperte e con dietro delle comunità”: oggi le più famose aziende che offrono servizi di IA, hanno “tecnologie chiuse” mentre, per progredire, “la scienza deve essere aperta”; infine coltivare, nei giovani, “l’arte di porre delle domande: le risposte descrittive le forniscono già le macchine, noi dobbiamo insegnare a non ripetere cose già fatte e a proporre cose nuove”.

 

Gli studenti e i docenti dell’IIS Bonifazi Corridoni e la DS, prof.ssa Annamaria Marcantonelli, ringraziano il professor Patrignani per aver reso, anche attraverso momenti di brainstorming e di condivisione, questo evento un incontro di altissimo valore.

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